Trattamenti di Procreazione Medicalmente

Assistita (PMA)

Trattamenti

PROCREAZIONE MEDICALMENTE ASSISTITA (PMA)

  • IUI (Inseminazione Intrauterina

Tecnica di PMA (Procreazione Medicalmente Assistita) che consiste nell’inserimento in utero nel periodo dell’ovulazione degli spermatozoi più mobili e selezionati in laboratorio.

Generalmente stimoliamo le ovaie con farmaci adatti a produrre
più 1 o più follicoli e facciamo un accurato monitoraggio follicolare anche dopo l’IUI per vedere se veramente c’è stata l’ovulazione. È una tecnica poco invasiva il cui uso va scelto bene per ottenere il massimo dei risultati 

  • ICSI (Fecondazione in vitro con microiniezione intracitoplasmatica)

Tecnica di PMA che consiste in una fecondazione in vitro (cioè fuori dal corpo) degli ovociti da parte degli spermatozoi attraverso l’inserimento diretto in ogni ovociti di un solo spermatozoo (microiniezione).

Gli ovociti vengono precedentemente prelevati dalle ovaie (pick-up) con un sottile ago montato sulla sonda ecografica vaginale in modo ambulatoriale ed in anestesia locale o con una breve sedazione. 

 

Una volta fecondato l’ovocita, diventa embrione e viene trasferito all’interno dell’utero affinché continui la sua crescita. 

Il transfer degli embrioni si può eseguire dopo diversi giorni. Noi lo eseguiamo in genere dopo due giorni dalla ICSI per stressare di meno gli embrioni e lo facciamo sempre ecoguidato per essere più sicuri del punto in cui gli embrioni vengono collocati in utero.

Si usa nei casi più gravi di infertilità andrologica ed anche quando vengono usati ovociti crioconservati.

risultati più attuali di questa tecnica a Biofertility sono soddisfacenti nonostante l’età media elevata delle pazienti trattate (37,3  anni vs 36,7 che è la media dei centri italiani), nonostante a difficoltà dai tanti casi che giungono a noi con bassa riserva ovarica e di quelli non numerosi precedenti insuccessi che pervengono alla nostra osservazione (2,2 in media). 

La scelta attenta degli spermatozoi da utilizzare nella microiniezione e l’accortezza con cui questa viene eseguita ci fornisce oltre il 95% di fecondazione degli ovociti scelti per la formazione degli embrioni da trasferire. 

La percentuale di parti per transfer è 26,8 (17,7% in Italia e 22% nel Regno Unito). Abbiamo non poche gravidanze anche nelle età elevate e fino a 44 anni. 

  • ICSI in ciclo naturale

Si impiega l’ovocita prodotto mensilmente dalle ovaie, senza fare la stimolazione ormonale. 

Può essere utile quando è rischioso stimolare le ovaie oppure quando esse non rispondono alla stimolazione. 

Si può effettuare ogni mese e non richiede nessun tipo di anestesia

  • FIVET (Fertilizzazione In Vitro con Embryo Transfer) 

Tecnica simile a quella descritta per la ICSI in cui gli spermatozoi opportunamente preparati vengono semplicemente posti vicino agli ovociti.

Gli ovociti vengono così fecondati in modo autonomo dagli spermatozoi proprio come avviene nella fecondazione naturale. Questa tecnica viene usata sempre meno per varie ragioni tra le quali la maggior certezza della fecondazione che si ottiene con la ICSI

  • USET

Tecnica di fecondazione assistita intracorporea che consente di non manipolare gli embrioni al di fuori del corpo.

Gli ovociti e gli spermatozoi sono ben separati prima di essere trasferiti in utero e si incontrano nel corpo della donna. 

È il tipo di tecnica ideale per chi desidera superare problemi di infertilità come quelli tubarici mantenendo il massimo rispetto di alcune norme etiche. 

Non poche sono le gravidanze ottenute con questa tecnica

  • IOT ( Inseminated Oocyte Transfer)

Trasferimento in utero di ovociti appena inseminati con la ICSI.

È una tecnica di PMA molto rapida perché si completa subito dopo il pick-up degli ovociti che vengono trasferiti in utero non appena inseminati con la ICSI. 

È molto indicata per stressare al minimo ovociti ed embrioni fragili come nelle età più avanzate. Abbiamo ottenuto diverse gravidanze non tale tecnica

  • TESE e MICROTESE

Tecniche di estrazione chirurgica degli spermatozoi dal testicolo in caso di azoospermia.

Si incide il testicolo spesso in anestesia locale e si fanno dei prelievi di questo tessuto per cercare quei pochi spermatozoi che spesso sono ancora presenti. Vengono utilizzati subito per la ICSI oppure crioconservati per un successivo utilizzo.

Nella microtese si usa il microscopio operatore per cercare meglio gli spermatozoi. In pratica vengono scelti i tubuli seminiferi dei testicoli che mostrano al microscopio le dimensioni maggiori ed in cui si pensa ci sia una più grande probabilità di recuperare gli spermatozoi da utilizzare nella PMA.

È una tecnica più invasiva e costosa che sovente non si dimostra superiore alla TESE tradizionale per il  ritrovamento dei gameti maschili.

Nei casi più difficili di azoospermia ossia quella secretiva abbiamo ritrovato spermatozoi utilizzabili in oltre il 40% dei casi ed ottenuto buoni risultati in termini di gravidanze grazie al nostro chirurgo della TESE che fu uno dei primi ad eseguirla in Italia. 

Il nostro biologo ha contribuito in maniera decisiva a questi risultati anche in virtù di una esperienza ventennale con migliaia di questi casi in vari paesi del mondo.

  • crioconservazione del liquido seminale

Tecnica che consente di conservare gli spermatozoi e mantenerli in vita utilizzando temperature estremamente basse  (-196 °C).

I pazienti che si sottopongono a tale trattamento potranno riutilizzare gli spermatozoi per una futura gravidanza attraverso tecniche di PMA e può essere indicata in varie circostanze come la necessità di preservare la fertilità per interventi importanti sui testicoli, il peggioramento progressivo dello spermiogramma o, semplicemente, la difficoltà a fare un prelievo di liquido seminale nel momento un cui si deve eseguire la PMA

  • crioconservazione ovocitaria

Sofisticata procedura di laboratorio che consiste nel raffreddamento rapido con tecnica di vitrificazione degli ovociti prelevati dalle ovaie e con il loro mantenimento in azoto liquido a -196°C. 

Si esegue in varie circostanze, principalmente quando si hanno a disposizione un numero elevato di ovociti da fecondare con la ICSI per un nuovo tentativo di PMA qualora il primo non ha avuto successo o si desiderano altre gravidanze 

  • protocolli per la sindrome di iperstimolazione

Piano personalizzato per trattare i casi a rischio per l’insorgenza della Sindrome di Iperstimolazione.

Consiste in una valutazione preliminare e precisa della riserva ovarica, nella preparazione adeguata delle ovaie prima di effettuare la stimolazione specie in caso di PCOS, di un monitoraggio ecografico ed ormonale supercontrollato (anche quotidiano e durante il week end) e di misure farmacologiche ad hoc dopo il pick up. Lo scopo è anche quello di non rimandare il transfer ed essere costretti a crioconservare gli ovociti o gli embrioni.

  • Controllo del Progesterone nella PMA

Protocollo per evitare pericolosi aumenti del Progesterone durante la stimolazione o sue riduzioni imprevedibili dopo il transfer degli embrioni.

Grazie a protocolli di preparazione, stimolazione, monitoraggio e farmaci idonei riusciamo a contenere all’1% l’innalzamento del Progesterone oltre la soglia pericolosa di 1,5 ng/ml nel corso della stimolazione 

  • Isteroscopia operativa consiste in varie tecniche chirurgiche uterine che si eseguono con l’isteroscopio.

Consentono in modo mininvasivo di asportare miomi uterini che sviluppano verso la cavità uterina, polipi e setti ma anche di effettuare il rimodellamento di un utero quando si presenta a forma di T. 

Viene eseguito da un chirurgo specialista in queste tecniche.

  • Prova del transfer

Simulazione del transfer embrionario che si esegue prima di quello vero.

Serve ad essere certi di fare un transfer ottimale nel corso della PMA. Si valuta il corretto passaggio del catetere più adatto tra i tanti al trasferimento degli embrioni, stabilendo quello più idoneo alla conformazione dell’utero e alla sua lunghezza. Queste informazioni hanno grande importanza nel momento in cui si eseguirà il transfer vero, perché si evitano situazioni complicate e inaspettate che possono ridurre significativamente le probabilità di gravidanza. 

  • Scratch endometriale

Prelievo di una piccola parte di endometrio per favorirne la recettività e l’attecchimento dell’embrione.